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sabato 30 luglio 2011

Ciao Brusson

 La Reggina termina la prima parte del ritiro e lascia la Valle d'Aosta. Ho seguito la squadra e devo dire che la qualità non manca, bisognerà puntellare soprattutto la difesa che ha evidenziato molte lacune. Breda vuole proporre il 4-3-3 ma con gli uomini che ha a disposizione non c'è di meglio di un bel 3-4-1-2 visto che disponiamo ancora di Rizzato, l'esterno sinistro più forte dell'intera cadetteria. Aspettiamo la chiusura del calciomercato per dare le prime sentenze, oggi la mia squadra sarebbe questa: 3-4-1-2 Puggioni; Adejo, Cosenza, Costa; Colombo, De Rose, Tedesco, Rizzato; Campagnacci; Ceravolo, Bonazzoli.


Ciao Brusson

 La Reggina termina la prima parte del ritiro e lascia la Valle d'Aosta. Ho seguito la squadra e devo dire che la qualità non manca, bisognerà puntellare soprattutto la difesa che ha evidenziato molte lacune. Breda vuole proporre il 4-3-3 ma con gli uomini che ha a disposizione non c'è di meglio di un bel 3-4-1-2 visto che disponiamo ancora di Rizzato, l'esterno sinistro più forte dell'intera cadetteria. Aspettiamo la chiusura del calciomercato per dare le prime sentenze, oggi la mia squadra sarebbe questa: 3-4-1-2 Puggioni; Adejo, Cosenza, Costa; Colombo, De Rose, Tedesco, Rizzato; Campagnacci; Ceravolo, Bonazzoli.





martedì 26 luglio 2011

Benvenuta Salerno Calcio


0-91Benvenuta Salerno Calcio. Il primo vagito c’è stato ed è certamente importante visto che solo un mese fa il calcio poteva scomparire da Salerno. La nostra cara, vecchia Salernitana va in pensione e ciò certamente non ci fa piacere.
Vuoi perchè siamo affezionati al nome ‘Salernitana’ che ci ha accompagnato (e ci accompagna) da tantissimi lunghi anni.
Ma il 26 luglio del 2011 sarà una data da scolpire nel libro dei ricordi. Di quei ricordi che sono stati il cavallo di battaglia di questa nostra, cara, vecchia Salernitana. Ma spesso si dice si deve cambiare. Già sei anni fa ci fu qualcosa di simile. Ma quella squadra, che aveva anche segnato un grande ciclo con Delio Rossi e Aniello Aliberti scomparve. Comparì la Salernitana 1919 che mitigò, in parte, quella feroce delusione.
Molti di noi si aspettavano la continuazione di un ciclo. Ma così non è stato. Questo amarcord è importante per introdurre i nuovi proprietario di Salerno calcio. Che sono uomini di calcio come Claudio Lotito, Gianni e Marco Mezzaroma. Forse di più il presidente della Lazio, un tipo tosto che dice pane al pane e vino al vino ed è riuscito a dare una ventata nuovo a questo calcio.
Prendere una squadra in D non è facile. Loro lo hanno fatto per amore verso Salerno e la sua splendida tifoseria. In un momento in cui il calcio vive un momento delicato l’entrata in scena, a Salerno, di imprenditori di un certo spessore non può che far piacere. La tifoseria spera che si possa continuare in un certo modo. Certo non sarà facile all’inizio visto che saranno catapultati a Salerno giovani promettenti della Lazio per disputare un buon campionato.
Ciò che si aspettano tutti è il salto di qualità che la Salerno calcio dovrà fare nei prossimi anni. Saranno anni duri ma sono convinto che con questa grinta che anche oggi sia Lotito che Mezzaroma hanno mostrato di avere al primo cittadino De Luca, vero artefice di questo, si spera,  grande rilancio del calcio a Salerno, ogni futuro, grande traguardo, si potrà raggiungere. Ad maiora!!!!

Benvenuta Salerno Calcio


0-91Benvenuta Salerno Calcio. Il primo vagito c’è stato ed è certamente importante visto che solo un mese fa il calcio poteva scomparire da Salerno. La nostra cara, vecchia Salernitana va in pensione e ciò certamente non ci fa piacere.

sabato 23 luglio 2011

In bocca a lupo Christian

Christian Puggioni e Rosario Ligato
Ieri sono salito a Brusson per osservare da vicino la Reggina che sta per nascere, ho avuto delle ottime impressioni, la squadra è forte, se Foti non smantellerà andremo in Serie A, garantisco io.

Mi ha fatto piacere rivedere il mio amico Christian, un ragazzo d'oro che merita tutta la mia stima. Puggioni oltre ad essere un portiere di assoluto valore è una persona dall'animo buono, crede in certi valori e soprattutto ha un cuore grande, l'ha dimostrato riducendosi l'ingaggio pur di rimanere nella Reggina.
I tifosi apprezzano il gesto del numero 1 amaranto che, salvo imprevisti, dovrà difendere la porta della Reggina anche in questa stagione. In bocca a lupo Christian

In bocca a lupo Christian

Christian Puggioni e Rosario Ligato
Ieri sono salito a Brusson per osservare da vicino la Reggina che sta per nascere, ho avuto delle ottime impressioni, la squadra è forte, se Foti non smantellerà andremo in Serie A, garantisco io.

venerdì 22 luglio 2011

Finalmente è ufficiale: allenerò gli esordienti del Barcanova

Con un anno di ritardo sono felice di approdare finalmente in una società gloriosa come il Barcanova.

Sono stato lontano dai campi di calcio per diverso tempo, ma ho approfittato di questa pausa per approfondire quelle che sono le mie conoscenze calcistiche: ho letto molte tesi di allenatori di Serie A e B, ho studiato diversi moduli di gioco con pregi e difetti, e non ho tralasciato le varie metodologie di allenamento che riguardano i giovani, aspetto che mi interessa più da vicino in quanto allenerò una squadra di esordienti nati nell'anno 2000.

Ringrazio il Presidente Lovato, il direttore sportivo Trombini, i responsabili Caccialupi e Giacomelli, i quali mi hanno atteso per un anno intero dimostrando una grande fiducia nei miei confronti.
Sicuramente il mio impegno non mancherà, ma vorrei far parlare il campo in proposito cercando sempre di migliorare e crescere insieme ai ragazzi che allenerò.
Ieri per me è stato un grande giorno, quando ho saputo che la mia destinazione sarebbe stato Torino ho fatto un salto di gioia, in Piemonte avevo un appuntamento con il calcio e io non potevo rimandarlo.

Finalmente è ufficiale: allenerò gli esordienti del Barcanova

Con un anno di ritardo sono felice di approdare finalmente in una società gloriosa come il Barcanova.

martedì 19 luglio 2011

Alla faccia dei Super Attaccanti

Pa casa
Aggiungi didascalia
Sarò breve, brevissimo, vado di fretta, sono di corsa, ma nonostante questo mio attacco e fuga non posso che elogiare ancora una volta il difensivismo nel gioco del calcio.
L'Italia prima e l'Inter poi hanno dimostrato che difendere per attaccare paga più del previsto, lo hanno capito anche in Coppa America dove in semifinale ci sono andate Venezuela, Paraguay, Perù e Uruguay.

Alla faccia dei Super Attaccanti

Pa casa
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Sarò breve, brevissimo, vado di fretta, sono di corsa, ma nonostante questo mio attacco e fuga non posso che elogiare ancora una volta il difensivismo nel gioco del calcio.
L'Italia prima e l'Inter poi hanno dimostrato che difendere per attaccare paga più del previsto, lo hanno capito anche in Coppa America dove in semifinale ci sono andate Venezuela, Paraguay, Perù e Uruguay.

Le più forti sono state eliminate, Brasile e Argentina su tutte, ma anche Colombia e Cile non scadevano in qualità, eppure sono andate a casa per una semplice tattica di gioco che, nonostante un calcio sempre più evoluto, è sempre utilizzata: il catenaccio.
E si, quando sei più scarso dell'avversario devi fare solo una cosa, impedirgli di segnare e sperare di arrivare ai rigori o di trovare il rimpallo o la carambola vincente.
Non ci sono altre vie d'uscita che ti permettono di arrivare alla vittoria, devi murare il centrocampo, blindare le fonti di gioco avversarie, pressarli fino a mordergli le caviglie, difenderti in 8, 9, 10 giocatori e se all'inizio le tue speranze di successo erano quasi nulle, alla fine le tue chance salgono fino al 50% e molte volte la fortuna premia gli audaci, e così Argentina e Brasile se ne tornano a casa, alla faccia delle 5 punte e dell'offensivismo spregiudicato dell'epoca moderna.

venerdì 15 luglio 2011

E' una super Reggina

Il nostro presidente è intenzionato a confermare tutti gli elementi migliori, compresi Puggioni, Rizzato e Bonazzoli. Una dimostrazioni di forza che ci colloca tra le pretendenti alla Serie A insieme a Padova, Torino, Sampdoria.


Il mercato non è ancora concluso ma il buon giorno si vede dal mattino, e se tutto fila liscio come l'olio a settembre ammireremo un vero squadrone. Breda vorrebbe partire col 4-3-3, un modulo valido che permetterebbe a Ceravolo, Bonazzoli e Campagnacci di esaltarsi in zona gol. In mediana servirà tanta corsa, e qui il compito sarà affidato all'eterno Tedesco, al funambolico De Rose, alla qualità di Viola, ma anche Barillà, Castiglia. Potrebbe essere confermato anche Missiroli per una Reggina che innalzerebbe la qualità di un reparto sempre più forte.

La difesa è una garanzia, ecco la Reggina che vorrei: Puggioni; Colombo, Cosenza, Costa, Rizzato; Missiroli, Tedesco, De Rose; Ceravolo, Bonazzoli, Campagnacci.

E' una super Reggina

Il nostro presidente è intenzionato a confermare tutti gli elementi migliori, compresi Puggioni, Rizzato e Bonazzoli. Una dimostrazioni di forza che ci colloca tra le pretendenti alla Serie A insieme a Padova, Torino, Sampdoria.

mercoledì 13 luglio 2011

Leonardo: "era felice all'Inter". Ma a cui nciu cunti

Mi pare evidente che Leonardo vuole uscire da questa storia pulito nell'animo. Ma così non è: lasciare la Beneamata per il Psg è un vero e proprio tradimento, che poi sono contento che non è più l'allenatore dell'Inter è un'altra storia.

Leonardo: "era felice all'Inter". Ma a cui nciu cunti

Mi pare evidente che Leonardo vuole uscire da questa storia pulito nell'animo. Ma così non è: lasciare la Beneamata per il Psg è un vero e proprio tradimento, che poi sono contento che non è più l'allenatore dell'Inter è un'altra storia.

Il brasiliano ha grosse doti manageriali, non è mai stato un allenatore e mai lo sarà. L'Inter beneficerà della sua scelta, Gasperini è un signor allenatore e farà meglio di Leo, quest'ultimo però ha sbagliato, sia con Moratti che con i tifosi nerazzurri che lo avevano accolto benissimo dopo l'addio al Milan.

Bisogna sapersi prendere le responsabilità di qualunque scelta, Leo invece non intende ammettere i propri errori e cerca in continuazione di arrampicarsi sugli specchi. Un giorno disse che farà per sempre l'allenatore, dopo pochi mesi ha cambiato idea e pensiero scegliendo la sedia d'oro del Psg.
Caro Leo, tu puoi fare quello che vuoi nella vita, ma la signorilità che avevi dimostrato nel tempo l'hai persa in 2 mesi.

martedì 12 luglio 2011

Ora è davvero finita! La Salernitana fuori dal campionato professionistico



a-26Ci siamo. E’ giunta l’ora tanto attesa,  quasi una liberazione. La Salernitana è scomparsa dal panorama calcistico nazionale professionistico, grazie ad un unico responsabile: Antonio Lombardi. Neanche Aliberti seppe fare di peggio. Il Lodo Petrucci, allora consentì l’ingresso dalla porta di servizio della C1, oggi si è costretti a partire dalla Lega Nazionale Dilettanti di serie D. Un vero inferno.

Ora è davvero finita! La Salernitana fuori dal campionato professionistico



a-26Ci siamo. E’ giunta l’ora tanto attesa,  quasi una liberazione. La Salernitana è scomparsa dal panorama calcistico nazionale professionistico, grazie ad un unico responsabile: Antonio Lombardi. Neanche Aliberti seppe fare di peggio. Il Lodo Petrucci, allora consentì l’ingresso dalla porta di servizio della C1, oggi si è costretti a partire dalla Lega Nazionale Dilettanti di serie D. Un vero inferno.

In questo momento l’amarezza è tanta, non ce la sentiamo nemmeno di inveire contro l’artefice di questo dramma calcistico. L’unica nostra speranza adesso è la “Rinascita”. Non è la nuova denominazione della Salernitana che verrà, ma sarà di fatto l’ ancora di salvezza per le nostre domeniche. A Salerno non si può vivere senza calcio. Basta chiederlo ai 30mila della finale play-off con il Verona.
Ora la palla passa al sindaco. Spetta a lui trovare l’imprenditore (o la cordata) giusto per il campionato che andremo ad affrontare. Vogliamo sperare che questa volta la scelta sia più accurata rispetto a sei anni fa. Non si può sbagliare. E raccomandiamo al primo cittadino di andare a fondo ed indagare non solo sulla disponibilità economica del nuovo proprietario, ma indagare sui programmi societari e la loro possibile realizzazione. Nonché sui dirigenti che andranno a comporla.
Non  vogliamo minestre riscaldate, fatta la dovuta eccezione per Nicola Salerno, che ancora una volta, dalle righe di questo giornale, ha voluto manifestare il suo affetto profondo per la maglia, la tifoseria e la città. Possiamo affermarlo con certezza, l’ex ds è quello che maggiormente ha lasciato un ottimo ricordo di sé e del suo lavoro. Faremo di tutto, se ci sarà un programma serio di ripartenza, per farlo tornare da noi.
La Salernitana non c’è più, ci sarà una Real Salerno o chissà cosa. Almeno per poco, ci auguriamo. Fino a che Lombardi, rendendosi conto di averla fatta grossa, non concederà tutti i diritti relativi ai beni immateriali acquistati due anni fa dalla Energy Power. Sarebbe il minimo…

lunedì 11 luglio 2011

Il calcio che cambia

Ancora oggi ci sono allenatori che spremono i giocatori come limoni, perdendo di vista che il calcio è uno sport tecnico.
Psicologia, tecnica, tattica e componente fisica dovrebbero essere un insieme che nel gioco del calcio non dovrebbero mai scomporsi, invece molti allenatori di una certa mentalità continuano a svolgere allenamenti tradizionali. Per fare fiato si fanno giri di campo o escursioni tra i boschi, mentre per potenziare i muscoli ci sono le palestre che non fanno altro che distruggere le gambe degli atleti.
La nuova metodologia di allenamenti prevede una continua e asfissiante ricerca della palla in ogni seduta di allenamento. E' molto più allenante una partitella a campo ridotto che una corsa intorno al campo.
Nel calcio la concentrazione fa la differenza, e non c'è niente di più coinvolgente di una sana partita di calcio, dove l'attenzione sarà massimale.
Spetterà all'allenatore ricercare gli obiettivi della seduta: ad esempio se si vuole innalzare la capacità aerobica si faranno partitelle con campi più grandi, per la velocità serve un campo ristretto che favorisce i cambi di direzione.
L'aspetto motivazionale è la base per costruire una squadra vincente.
L'argomento è ampio, questa è solo una mia sintesi per come vedo io il gioco del calcio.
Rosario Ligato

Il calcio che cambia

Ancora oggi ci sono allenatori che spremono i giocatori come limoni, perdendo di vista che il calcio è uno sport tecnico.
Psicologia, tecnica, tattica e componente fisica dovrebbero essere un insieme che nel gioco del calcio non dovrebbero mai scomporsi, invece molti allenatori di una certa mentalità continuano a svolgere allenamenti tradizionali. Per fare fiato si fanno giri di campo o escursioni tra i boschi, mentre per potenziare i muscoli ci sono le palestre che non fanno altro che distruggere le gambe degli atleti.
La nuova metodologia di allenamenti prevede una continua e asfissiante ricerca della palla in ogni seduta di allenamento. E' molto più allenante una partitella a campo ridotto che una corsa intorno al campo.

giovedì 7 luglio 2011

I SEGRETI DI UN GRANDE SUCCESSO SPORTIVO

Non sempre sono i grandi campioni a decidere le sorti di un torneo, campionato, Champions che sia. Con la crisi economica che vige nel mondo le società sportive devono fare di necessità virtù puntando sempre gli obiettivi più alti. Come dire che con una bicicletta bisogna fare 500 chilometri in un giorno.

I SEGRETI DI UN GRANDE SUCCESSO SPORTIVO

Non sempre sono i grandi campioni a decidere le sorti di un torneo, campionato, Champions che sia. Con la crisi economica che vige nel mondo le società sportive devono fare di necessità virtù puntando sempre gli obiettivi più alti. Come dire che con una bicicletta bisogna fare 500 chilometri in un giorno.
A volte i segreti di un grande successo nascono da molto lontano, dalla mente: la forza del pensiero è decisiva in ogni situazione della vita, nello sport fa la differenza. Solo con una mentalità vincente si possono raggiungere determinati risultati: la fame di successo, la voglia di affermarsi, lo spirito di sacrificio, l'umiltà, tutti elementi che permettono di dare il 150% in campo.

In ambito giovanile è molto diverso, anche perchè un ragazzino deve crescere giocando a calcio con l'unico obiettivo di divertirsi, ecco perchè il genitore occupa un grande ruolo nel contesto socio, emotivo, cognitivo del bambino.
Un ragazzino per potersi esprimere al massimo non deve avere nessun tipo di pressione, la scuola è una priorità assoluta, il calcio è solo uno sport.
Se dopo tutto questo iter sboccia un campioncino allora è giusto che faccia la sua strada, ma senza nessuna ossessione da parte dei genitori.

sabato 2 luglio 2011

Lo scudetto 2006 resta all'Inter.



Lo Scudetto del 2006 resta all'Inter. Soddisfazione in casa nerazzurra, e soprattutto felicità dentro il  mio cuore. La Juventus dovrebbe restituire anche lo scudetto 2004/2005. Per non parlare di tutta la gestione Moggi-Giraudo-Bettega che hanno comandato il calcio italiano per un decennio.

MILANO - F.C. Internazionale prende atto e comunica che la Procura Federale della F.I.G.C. ha archiviato la posizione del club e dei suoi tesserati all'esito dell'indagine relativa ai fatti risalenti alla stagione 2004-2005.
Resta quindi definitivamente confermato che nessun procedimento disciplinare potrà essere promosso nei confronti dell'Inter e dei suoi tesserati per rilievi che, d'altra parte, non hanno mai trovato alcun riscontro in nessuna sede giudiziaria.

Lo scudetto 2006 resta all'Inter.



Lo Scudetto del 2006 resta all'Inter. Soddisfazione in casa nerazzurra, e soprattutto felicità dentro il  mio cuore. La Juventus dovrebbe restituire anche lo scudetto 2004/2005. Per non parlare di tutta la gestione Moggi-Giraudo-Bettega che hanno comandato il calcio italiano per un decennio.

MILANO - F.C. Internazionale prende atto e comunica che la Procura Federale della F.I.G.C. ha archiviato la posizione del club e dei suoi tesserati all'esito dell'indagine relativa ai fatti risalenti alla stagione 2004-2005.
Resta quindi definitivamente confermato che nessun procedimento disciplinare potrà essere promosso nei confronti dell'Inter e dei suoi tesserati per rilievi che, d'altra parte, non hanno mai trovato alcun riscontro in nessuna sede giudiziaria.

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